Giorni fa avevo parlato dell'intenzione di Arnold Schwarzenegger di realizzare Terminator 5, ma un'altro progetto potrebbe partire prima: Cry Macho.
Cry Macho tratto da un romanzo di N.Richard Nach (scrittore che ha lavorato anche per il cinema) è stato adattato da egli stesso prima che nel 2000 morisse.
La storia parla di un'allevatore di cavalli, ormai avanti con gli anni e malmesso, spinto dal proprio capo a rapire il figlio undicenne dalla sua ex moglie in cambio di un'ingente somma di denaro. Ma la donna non lascia andare facilmente il bambino, e le cose si complicano...
I produttori stanno cercando di pre-vendere la pellicola a Cannes, per poter cominciare le riprese già nei prossimi mesi, prima che Schwarzennegger sia impegnato con il nuovo Terminator, per ora un progetto senza neppure uno script, ma che l'attore austriaco, americano d'adozione, è deciso a portare avanti.
Insomma dopo i diversi anni cui si è prestato alla politica, Schwarzy ha deciso di tornare in grande stile.
Certo per un'attore che ha basato la propria carriera, salvo qualche commedia, sul cinema d'azione, non è semplice rimettersi in gioco dopo i sessanta, quando interpretare il duro o l'uomo arsenale di turno diviene difficile e meno credibile.
Attori piú versatili come Robert De Niro, che riescono a passare con scioltezza da un genere all'altro adattadosi ai ruoli che l'età gli impone, restano intramontabili. Tuttavia che Arnold Schwarzennegger o Silvester Stallone, icone di quegli anni ottanta in cui esplodeva il cinema d'azione, tornino su personaggi come Terminator o Rambo, non mi dispiace affatto. Guardarli è come rivivere un dejavú, anche se le facce non sono più le stesse.
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