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martedì 22 marzo 2011

Elder Scrolls V: Skyrim - Potere del drago

Giorni fa avevo parlato del nuovo videogioco di ruolo fantasy della saga Elder Scrolls: Skyrim, che Bathesda lancerà sul mercato il prossimo 22 novembre. Oggi vorrei approfondire uno degli aspetti di questo RPG che In Oblivion e nei precedenti capitoli non era presente: il potere del drago.



L'eroe di cui vestiremo i panni è un Dovakiin (sangue di drago), l'ultimo di una stirpe di cacciatori di draghi, su cui grava il difficile compito di proteggere la nazione di Skyrim dall'avverarsi di un'antica profezia che vede il risorgere del malvagio dio  Alduin, che incarnato un un possente drago distruggerà il mondo.

Olre alle abilità che il nostro personaggio svilupperà nel corso dell'avventura con l'avanzare di livello (diciotto contro le ventuno del precedente capitolo), ve n'è una particolare, il potere del drago, prerogativa della propria stirpe, che si rivelerà fondamentale per poter completare il gioco.

Il potere del drago comprende venti formule magiche chiamate urla del drago, ogn'una composta da tre rune.
L'apprendimento di queste formule è strettamente legato all'uccisione dei draghi. Per ogni drago ucciso si assorbe la propria anima e con essa l'energia necessaria ad apprendere una formula. Ma la sola uccisione dei draghi non basta, bisogna trovare le rispettive rune incise in draconico.
Le urla del drago hanno tre livelli di intensità, a secondo del numero di rune che si posseggono è possibile pronunciare una, due o tutte e tre le parole che compongono una formula, tenendo premuto il dasto dedicato a tale azione.
Queste magie possono consentire di teletrasportarsi, di rallentare il tempo o addiruttura di evocare un drago che combatterà al nostro fianco.

Per saperne di piu' su Skyrim, continuate a seguirmi.


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