X-Man: Giorni di un Futuro Passato, il cinecomic diretto da Bryan Singer, settimo capitolo della saga cinematografica dedicata ai supereroi mutanti cominciata nel 2000, distribuito dalla 20th Century Fox, conquista il podio del box office, battendo The Amezin Spider-Man 2 e Capitan America: The Winter Soldiar.
La pellicola di Singer incassa 713 milioni di dollari a livello mondiale, superando The Amezin Spider-Man 2 che di milioni ne aveva incassati 703,7 e strappando la vetta della classifica a Capitan America: The Winter Soldiar, che era arrivato a 711,2 milioni di dollari.
Non c'è dubbio, confrontati i dati con gli incassi dei precedenti film della saga (X-Man L'Inizio si era fermato a 459 milioni) che l'operazione condotta dalla Marvel, cominciata con Iron Man, che ha visto il culmine della sua prima fase con The Avengers e continua tutt'ora con i prossimi Guardiani della Galassia e Avengers: Age of Ultron, ha acceso l'interesse del grande pubblico verso il cinecomic, spingendo quello che era un genere di nicchia sulla cresta dell'onda. Onda cavalcata da tutte le major che detengono dei diritti, che ha permesso la realizzazione di nuovi film di una saga, quella degli X-Man, che già nel terzo capitolo sembrava conclusa, che ha spinto la Sony Pictures a produrre i reboot di Spider-Man e a programmare il film de I Sinistri Sei e la DC Warner ad andare oltre i singoli film dedicati a Batman o Superman, pensando al proprio universo espanso.
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